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C. 01/02/1980

b) I locali di disimpegno Tali locali hanno principalmente la funzione di filtro tra gli spogliatoi ed i servizi. Le dimensioni saranno stabilite in relazione alle esigenze funzionali di transito e sosta per la utilizzazione degli apparecchi igienici o delle altre apparecchiature eventualmente presenti, come gli asciugacapelli ad e sempio. I pavimenti i soffitti ed i serramenti di tali locali avranno caratteristiche analoghe a quelle degli spogliatoi. Le pareti dovranno essere dotate, a tutta altezza, di rivestimenti non porosi e facilmente pulibili con caratteristiche del materiale non inferiori a quelle possedute dal grés ceramico. Nel locale dovranno essere installati, di massima, i seguenti apparecchi: due lavabi delle dimensioni minime di m 0,50 x 0,60, del tipo senza colonna centrale, posti ad un'altezza di m 0,80 dal pavimento e completi, ciascuno di portasapone ad incasso; un beverino, del tipo sospeso (senza colonna centrale); due orinatoi di tipo pensile; gli eventuali asciugacapelli in numero pari alle docce, nel caso in cui non siano previsti nel locale spogliatoio.

c) Le docce Il locale docce deve consentire a più utenti di fare la doccia in condizioni di sicurezza e benessere. Lo spazio occorrente ad ogni utente, che può definirsi "posto doccia", può assumersi pari a m 0,90 x 9,90 con adiacente, su di un lato, uno spazio di disimpegno di almeno 0,90 x 0,90 eventualmente in comune con altri posti doccia. Il locale dovrà consentire l'installazione di almeno due posti doccia per gli spogliatoi fino a 10 posti, 4 posti doccia per gli spogliatoi con n. 15 posti ed almeno 5 posti docce per quelli con n. 20 posti spogliatoio. Nelle suddette dotazioni è compreso anche un posto doccia per handicappati. Le docce saranno preferenzialmente senza divisori intermedi. Il locale comunicherà con il disimpegno tramite apertura di massima priva di infisso, della larghezza minima di m 0,90. I pavimenti dovranno essere conformati a pendenza verso gli scarichi sifonati a pavimento, muniti di griglia mobile, per gruppi di docce senza ricorrere all'uso di piatti doccia. La pendenza per le zone di disimpegno sarà tale da far confluire l'acqua verso i posti doccia per consentire un'agevole smaltimento dell'acqua senza pericolo per gli utenti. Le altre caratteristiche del locale sono simili a quelle del disimpegno (pareti, soffitti, serramenti). Per ogni posto doccia dovranno essere previsti: un soffione per l'erogazione dell'acqua (sia per intensità che durata), posto ad una altezza non inferiore a m 2,20 dal pavimento; grigliati in materiale plastico o altro, escluso il legno facilmente asportabile per la pulizia, di spessore tale da risultare allo stesso livello del pavimento della zona di disimpegno, in modo da non costituire ostacolo per gli utenti portatori di pavimento;

-soffione doccia posto a m 1,50 dal pavimento, regolabili con comando a leva posto a m 0,80 dal pavimento;

- soffione supplementare posto a m 0,90 dal pavimento; con comando separato a leva, a circa m 0,50 dalla parete, corrispondente al lato corto del sedile;

-corrimano verticale con caratteristiche analoghe a quello perimetrale posto a m 0,70 dalla parete corrispondente al lato corto del sedile, da quota m 0,50 a quota m 1,30 dal pavimento. I servizi igienici Nel caso di spogliatoi fino a dieci posti dovrà essere realizzato almeno un servizio igienico delle dimensioni adatte anche agli utenti portatori di handicap. Per spogliatoi fino a 15 posti andranno previsti due servizi igienici, di cui uno per handicappati; per spogliatoi con numero maggiore di posti, almeno tre servizi igienici di cui uno sempre per handicappati. Le dimensioni dei locali wc andranno stabilite in modo da consentire un loro agevole uso da parte degli utenti; è opportuno comunque non scendere al di sotto di dimensioni di m 1 x 1,80. Per i wc handicappati le dimensioni minime sono di m 1,80 x 1,80; le caratteristiche del locale dovranno inoltre rispondere a quanto previsto dall'art. 14 della legge 27-4-1978, n. 384 (larghezza minima della porta m 0,85, preferibilmente m 0,90, apertura a ventola, corrimani, vaso di tipo normale, ecc.). Per i wc non destinati agli handicappati la porta di accesso al locale avrà una luce minima di m 0,70 e altezza di circa m 2,10; per ragioni igieniche è opportuno installare vasi "alla turca" del tipo con allagamento dell'invaso, con cassetta munita di asta metallica guidata o pulsante. Per facilitare la pulizia del locale con semplice getto d'acqua, il pavimento dovrà essere conformato a pendenza verso il vaso (o verso uno scarico a pavimento, nel wc handicappati o in quelli dotati di vasi normali). Dovrà inoltre essere previsto un portarotolo del tipo ad incasso, un porta spazzola ad incasso ed un appendiabiti a gancio applicato sulla parte interna della porta. Sempre per facilitare le operazioni di lavaggio le porte di accesso dovranno essere sollevate dal pavimento (circa dieci centimetri). La porta sarà dotata di chiusura, manovrabile dall'interno con semplice comando a leva e dall'esterno con chiave di tipo tubolare. Le restanti caratteristiche delle pareti e del soffitto sono analoghe a quelle descritte per il locale disimpegno.

6.3. Gli spogliatoi per gli istruttori e per il personale In relazione alle caratteristiche dimensionali e di utilizzazione dell'impianto andranno previste una o due unità spogliatoio per gli istruttori ed una o due unità spogliatoio per il personale. I criteri di dimensionamento interni e le caratteristiche delle finiture e degli arredi sono analoghe a quelle indicate per gli spogliatoi atleti. Le modifiche distributive ed in parte dimensionali dovute alla diversa destinazione sono peraltro ovvie. E' opportuno dimensionare il locale spogliatoio in modo da poter contenere da 4 a 6 posti spogliatoio. E' opportuno anche in questo caso, per ragioni funzionali, abbondare un po' nelle dimensioni, anche per tenere conto della possibilità che tali spogliatoi possono essere utilizzati anche dagli atleti. Così è opportuno non scendere al disotto della dotazione di una doccia ogni 3-4 utenti e di un wc ogni 4-6 utenti. Di massima non sarà prevista la realizzazione di wc e docce per handicappati.

6.4. Il pronto soccorso e gli uffici Sia per ragioni di sicurezza che funzionali l'impianto dovrà essere dotato di un locale di pronto soccorso, inoltre, a seconda della destinazione e grandezza, di uno o più uffici per operazioni amministrative varie, sedi di società o altro. Il pronto soccorso deve consentire le operazioni di pronto intervento medico e quelle di normale consultazione medica preventiva. In relazione allo svolgimento di tali attività, l'unità ambientale deve risultare in facile comunicazione con tutte le sezioni dell'impianto. Deve inoltre essere dotata di idonee attrezzature ed avere le dimensioni minime che rispondano alle esigenze sopra esposte. Le dimensioni degli accessi al pronto soccorso nonché la distribuzione inter- . Gli elementi di arredo e le attrezzature sono costituite principalmente da: un lettino per le visite delle dimensioni di m 0,60 x 2,00 circa, con relativo sgabello girevole regolabile e lampada a braccio mobile; una barella ripiegabile; un armadio con vetri delle dimensioni di almeno m 0,45 x 0,60 x 1,30 circa; una scrivania delle dimensioni di m 0,90 x 1,60 circa e relativa poltroncina; una bombola di ossigeno con relativa apparecchiatura per la rianimazione manuale; un attaccapanni a muro con almeno 3 posti abito. A servizio del pronto soccorso andrà previsto un locale wc, con vaso di tipo normale e lavabo, avente accesso, preferibilmente, dallo stesso locale pronto soccorso tramite disimpegno. Le caratteristiche delle finiture sono analoghe a quelle degli spogliatoi con ovvie modifiche. In particolare potranno essere realizzate finestre anche ad altezza inferiore a m 2,00 munite di sistemi di oscuramento. Gli uffici hanno costituzione analoga al pronto soccorso, e saranno adottati, sia per quanto attiene il numero che le dimensioni, alle esigenze particolari dell'impianto.

6.5. I locali di deposito Nell'impianto dovranno essere realizzati almeno un locale di deposito ed un ripostiglio per gli attrezzi di pulizia. Il deposito degli attrezzi deve consentire l'immagazzinamento delle attrezzature sportive. Di queste alcune necessitano di apposite rastrelliere, scaffalature, armadi, altre, in genere ingombranti, dovranno essere opportunamente posizionate nel locale onde evitare intralci; a questo scopo conviene disporre sul pavimento le superfici destinate ai diversi attrezzi. L'altezza del locale non dovrà essere inferiore a m 2,70, tuttavia per particolari esigenze potranno essere necessarie altezze maggiori. Dovrà inoltre essere previsto un bancone di lavoro con gli attrezzi essenziali, per eventuali riparazioni. La superficie del locale dovrà essere commisurata al tipo e numero di attrezzature da immagazzinare; è consigliabile tuttavia non scendere al disotto di 1/8 della superficie della palestra (meglio 1/6). Per particolari esigenze potranno essere previsti più locali per deposito attrezzi. Il deposito dovrà essere in comunicazione con la palestra ed avere anche un accesso diretto dall'esterno. Le porte, tutte munite di serrature di sicurezza, dovranno essere di grandi dimensioni, con luce di 3 x 3 metri o comunque di altezza non inferiore a m 2,70. L'apertura delle porte sarà preferibilmente del tipo bascu lante o scorrevole. Tutti i rivestimenti e gli arredi dovranno essere resistenti agli urti, in particolare le porte, eventuali spigoli, ecc. Le finestre, da realizzare comunque ad altezze superiori ai due metri dovranno essere protette dall'interno da eventuali danneggiamenti dovuti agli attrezzi e dall'esterno contro tentativi di effrazione, con idonee inferriate. Il ripostiglio per gli attrezzi di pulizia deve consentire il deposito di questi ultimi a quello dei materiali per l'igiene degli ambienti (liquidi, detersivi...). In genere è preferibile realizzare più ripostigli (dimensioni indicative di mq 4) in modo da risultare baricentrici rispetto alle unità ambientali servite e facilmente accessibili da parte del personale. Nel locale è opportuno prevedere un lavandino o un pilozzo ed uno scarico a pavimento per la pulizia.

6.6. L'atrio atleti Deve assicurare le funzioni di smistamento degli utenti verso gli spogliatoi, lo smistamento dell'eventuale pubblico e la sosta per informazioni, comunicazioni telefoniche, ecc. Salvo diverso dimensionamento, funzionalmente giustificata, è opportuno che la superficie dell'atrio non sia inferiore ad 1/20 di quella della sala di attività sportiva, con una sufficiente larghezza (almeno 4 metri). Tale dimensionamento andrà convenientemente aumentato nel caso in cui sia prevista l'utilizzazione dell'atrio anche da parte del pubblico. In tal caso dovranno essere previste le dotazioni e le caratteristiche che più avanti verranno illustrate per la "sezione pubblico". Le diverse zone funzionali (sosta, transito) saranno individuate mediante elementi di arredo, quali bacheche e poltroncine. Dovrà essere previsto inoltre almeno un posto telefonico pubblico. Le caratteristiche delle vie di uscita, delle porte e dei materiali, ai fini della sicurezza agli incendi ed all'evacuazione sono identiche a quelle dell'atrio per il pubblico.

6.7. La sezione per il pubblico La sezione per il pubblico è costituita dall'insieme delle unità ambientali necessarie per la partecipazione del pubblico alle attività sportive. Il relativo dimensionamento e costituzione dipendono dalla destinazione dell'impianto. Nel caso più generale saranno previsti: un atrio, una biglietteria funzionalmente integrata con l'atrio o separata, le gradinate ed i servizi igienici. struttivi non combustibili escludendo spazi vuoti od intercapedini. E' consentita la realizzazione di intercapedini purché interamente riempite di materiali non combustibile. La categoria di reazione al fuoco dei materiali deve essere determinata sulla base delle prescrizioni contenute nella circolare del 17 maggio 1980 del Ministero dell'Interno, Direzione generale della Protezione civile e dei Servizi antincendio (reazione al fuoco dei materiali impiegati nella edilizia. Specifiche e modalità di prove e classificazione).

 

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